Monday 30 November 2009
UNA STORIA DI CUORE ALLA CASA DEGLI ANZIANI
Appena arrivo alla casa degli anziani, il direttore tibetano mi presenta una signora italiana. Ha 74 anni ed è la fondatrice del centro. Aveva una cartoleria a Milano e iniziò a conoscere il mondo tibetano adottando un bambino a distanza. Arrivata alla pensione decise di vendere il negozio e di investire i suoi soldi nella costruzione del centro per anziani, che fù inaugurato dal Dalai Lama nel 1998, un edificio che ospita 40 anziani. Nel 2000 la cugina decise di finanziare la costruzione di un’altra ala con oltre venti posti letto. Questa è una storia di solidarietà che mi ha molto colpito. Ma non finisce qua. La signora si fa costruire una casa all’interno e nel 2004 si sposa con il direttore e da allora vivono insieme. Purtroppo il limite del visto la porta a tornare in Italia periodicamente, dove lei non ha più niente e dove lei non riuscirebbe più a vivere. Attualmente finanzia ancora il centro che ha fondato. E’ una signora di cuore che purtroppo ha problemi ad una gamba ed è costretta a sottoporsi a fisioterapia. I suoi vecchietti la amano per quanto lei dà a loro, la possibilità di avere un tetto dove vivere , del cibo, ma soprattutto la possibilità di non sentirsi soli, in un mondo che sempre più spesso li lascia abbandonati.
In ogni stanza trovano posto due anziani, ci sono anche delle coppie. Mi regalanoI sorrisi sinceri, mi salutano a mani giunte con il loro chinarsi in avanti, sono in quiete dopo una vita difficile passata da rifugiati, qualcuno tira fuori la lingua in segno di rispetto, come si usava fare in Tibet. Loro sono la prima generazione che dal Tibet scapparano per seguire il Dalai Lama nel suo esilio. La preghiera li accompagna ogni giorno. Si riuniscono per pregare insieme quattro ore al giorno e poi pregano anche in camera, nel cortile, ovunque. Qualcuno sta sulla sedia a rotelle perché non riesce più a camminare. Mi siedo vicino a loro e sento la loro sintonia con il mondo di cui ormai sembrano non più appartenere. Un vecchietto aiuta la donna delle pulizie a tagliare l’erba con la falce, tutto a mano, poco prima indossava un cappello da cowboy. Alcuni sembrano felici, altri sono spenti, altri soffrono. Non dimentichiamoci di loro.
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