Wednesday 14 October 2009
VISITA DEL TIBETAN DELEK HOSPITAL
Il Tibetan Delk Hospital si trova a meta strada tra Dharmasala e Mcleod Ganj vicino al segretariato del governo tibetano in esilio. E’ un ospedale tibetano. la maggior parte dei pazienti ricoverati sono tibetani,, ma la struttura Ë aperta tutti, indiani e stranieri. E’ una struttura abbastanza fatiscente e fu costruito grazie a dei finanziamenti del ministero degli Esteri italiano. La struttura si sviluppa in due palazzine situate una di fronte all’altra. Si effettuano varie analisi cliniche, quali raggi x, sigmoidoscopia, gastroscopia, electrocardiogramma, analisi chimiche computerizzate, ultrasuoni e il test HIV. Nell’ospedale Ë presente un ampio reparto per la cura della tubercolosi, con 25 letti disponibili, che fa parte di un ampio progetto su questa malattia esteso a tutta la comunit‡ presente in India. Questo progetto consiste nel monitoraggio della malattia sul territorio, nelle forme di prevenzione con una opportuni mezzi di informazione e di propaganda e nella cura di essa nelle varie strutture ospedialiere. Questo progetto viene finanziato da un’associazione italiana, l’AISPO, Italian Association for Solidarity Among People.
Nell’ospedale si effettuano cure pediatriche, dentali, di immunizazione, contro l’ipertensione e le malattie oculari. Sono presenti 7 dottori, di cui sei generali e uno specializzato in tubercolosi e malattie polmonari, che Ë anche il dottore personale del Dalai Lama.
Visito in particolare il reparto tubercolosi, munito di mascherina, la quale mi fa respirare a fatica. Si trova al primo piano, e da sotto si vedono alcuni malati con la mascherina affacciati al balcone. Salgo su e mi trovo su un balcone con delle barrelle-letto sui quali alcuni pazienti sono seduti. Li saluto. Ci sono sia ragazzi giovani, che adulti, che persone anziane. Prendono le medicine ogni giorno per la cura della malattia. Un ragazzo mi dice che non sa ancora quanto tempo debba rimanere. E’ l‡ gi‡ da due settimane. Quando il test risulter‡ negativo, allora potr‡ andare via. Entro a vedere le camere. Una signora prega, una ragazza legge un libro, un signore anziano Ë steso sul letto, si vede che sta molto male, fa fatica a respirare, mi guarda con i suoi occhi spenti, vorrebbe alzarsi o dirmi qualcosa ma riesce a fare niente di tutto questo.
Una bandiera tibetana inneggia sul balcone, fiera di svolazzare con i suoi colori.
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