Saturday 31 October 2009

CALCUTTA: UNA CITTA’ CHE NON TI ANNOIA




Passeggio la mattina presto e vedo tante persone che si lavano vicino le fontane pubbliche. Si lavano i denti con un ramoscello e si insaponano con la saponetta. Si risciacquano con l’acqua raccolta in un secchiello. E subito dopo lavano i panni. C’e’ un’atmosfera molto movimentata, anche se i negozi sono ancora tutti chiusi. I macellai tagliano la carne fresca all’aperto su dei tronchi di albero, delle donne cercano di raccogliere da un mucchio di spazzatura quello che può servire. Ci sono anche dei venditori di pesce. La puzza di diffonde nelle strada. E’ la prima volta che vedo il pesce per strada venduto accanto alla frutta e ai vegetali. Camminando una ragazza è stesa per terra sulla strada accanto al marciapiede. Indossa un paio di pantaloni gialli e una maglia bordeaux con delle decorazioni di colore argento. Sono tutti sporchi, con la mano si copre il viso, forse cerca di coprirsi dalla luce per dormire o forse cerca di non sentire la fame. E’ molto magra e la sua pelle mostra i segni della sofferenza. Qua è una cosa normale. La gente non ci fa caso e va avanti dritta per la sua strada. Un signore dorme accovacciato sul marciapiede con il suo cappellino islamico di pizzo bianco e la mano protesa con poche rupie che vengono fatte brillare dalla luce del sole.
Ci sono varie baracche costruite sul marciapiede dove la gente vive. Una ragazza spacca con un’accetta dei pezzi di legno e lo sa fare molto bene. Quella legna viene venduta e grazie a quei soldi una famiglia può mangiare. Incontro una ragazza che sta cucinando del riso con una padella sistemata sul fuoco acceso con della legna. Il fumo è soffocante. Ha è un bel vesito nero e bianco ed è curata. Lei studia arte in una scuola locale e vive nell’ostello. Sta aiutando la famiglia che vive per strada, sua sorella, 21 anni, si è sposata 6 anni fa e ha già due figli.
Un signore dà da mangiare ad una pecora delle foglie accanto alla strada. Sul marciapiede ci sono una decina di persone che scrivono documenti con le macchine da scrivere manuali, mentre i clienti aspettano accanto seduti ad una sedia. Sembra di tornare indietro nel tempo. Ogni metro percorso può darti una sorpresa.

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