Monday 28 September 2009
VISITA AL THIKSEY GOMPA
Oggi mi dedico alla visita del monastero di Thiksey. Prendo l’autobus alle 10.00. Sono il solo turista in mezzo a indiani e tibetani. Scorre anche una musica indiana ad alto volume che rende il viaggio più piacevole. L’autobus si ferma spesso al fischio delle persone che vogliono scendere o all’alzata di mano di quelle che vogliono salire a bordo. Immaginate quante volte si ferma. Ma la situazione è simpatica e mi sento molto a mio agio, nonostante a volte i ragazzi mi guardano come se fossi chissà chi. Ma non fa niente. Arrivo ai piedi del monastero dopo 45 minuti. E’ praticamente un villaggio all’interno del monastero. Si sviluppa tutto su una collina, ai suoi piedi tante case prettamente di colore bianco o marrone dove vivono i monaci. Sulla sommità, domina il monastero. Ci sono due sale principali. In una è presente una statua del Buddha alta 14 metri, con un copricapo incastonato di numerosi gioielli, nella seconda c’è un’atmosfera molto più spirituale e la luce è molto scarsa. Dei raggi di sole penetrano nella sala dalle finestre presenti sul tetto e illuminano dei stendarsi dai colori vivaci. Regna il silenzio.Tra le stradine del villaggio noto tanti piccoli monaci, alcuni bevono da una di scodella una sorta di zuppa, altri giocano, altri camminano sulle ripide scalinate. Stavo sul tetto di un’edificio e all’improvviso un monaco bambino corre verso di me e và a suonare una sorta di piatto, battendolo con un’asta di metallo. Forse è l’ora del pranzo.
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