Tuesday 22 September 2009

ARRIVO A LEH

Sull’aereo per Delhi ad un certo punto dal finestrino scompaiono le nuvole e la vista diventa spettacolare. Ghiacciai e nevi perenni ricoprono le cime delle alte montagne dell’Himalaya. Fantastico! Sembra di vivere una fiaba. Il colore delle cime scure contrasta il colore bianco delle nevi. Avvicinandosi a Leh, pian piano i ghiacciai lasciano spazio ai versanti brulli di colore grigio marrone. Appena uscito dall’aereo un senso strano di stanchezza invade il mio corpo. Colpa dell’altitudine. Mi trovo a 3500 m s.l.m.. ho bisogno di un paio di giorni di acclimatamento. La guesthouse che ho scelto è un posto splendido, si respira un’atmosfera molto serena e familiare, con una bellissima vista della catena montuosa. Delle donnine di Leh, che hanno tratti intermedi tra quelli indiani, cinesi e pakistani, trovandosi vicino al loro confine., puliscono e preparano le colazioni servite all’aperto in una giornata splendida, ottima per rilassarsi e godersi questo mio primo giorno in Ladack.

On the plane from Delhi, in few minutes the clouds disappeare and the view becomes spectacular. Glaciers and snow cover the high Himalaya mountains. Fantastic! Close to Leh, the glaciers leave space to the bare slopes of gray and brown color. When I go out from the plane, I have a strong feeling of tiredness. This is mal of altitude. I am at 3500 m. I need a couple of days of acclimation. The guesthouse which i choosed is a beautiful place, you can breath a peacefull atmosphere, with a fantastic view on the mountains. I can see some women from Leh, who look between Indian, Chinese and Pakistanese people because of nearness of their borders, clean and make breakfast for the guests outdoor during a sunshine day, which is very good to rest in my first day in Ladack.

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