Saturday 19 December 2009

UNA GIORNATA AL BOUDHANATH




Il traffico tra le strade di Kathmandu è incredibile e lo smog che si respira ti chiude i polmoni, ma si respira comunque un’aria tranquilla e le strade sono abbastanza pulite. Molte persone indossano una maschera per proteggersi dall’inquinamento. Il mercato pullula di gente e i templi sono decorati con fantastiche statue dorate.
Oggi dedico la mia giornata alla visita del più grande stupa in Nepal, il Bouddhanath. E’ uno dei più sacri luoghi per i buddisti e il suo colore bianchissimo contrasta con il colore blu scuro del cielo, interrotto dalle nuvole bianche spinte da un leggero venticello che rinfresca l’aria. Le bandiere di preghiera tibetane si spingono dalla sua sommità fino ai suoi quattro angoli alla base e formano una colorata scenografia.
Una signora anziana seduta affianco prega e la sua figura viene minimalizzata dalla maestà dello stupa. Le ruote di preghiera girano continuamente intorno allo stupa. Numerosi sono i monasteri buddisti intorno e i monaci camminano tra le stradine strette che circondano lo stupa. Girare intorno è fantastico. Sembra di stare in un villaggio e non in una capitale. I bambini giocano per strada e numerosi sono i piccoli negozi e le bandiere tibetane colorano il quartiere sulla sommità delle case.
Domenica comincia uno sciopero nazionale di tre giorni che bloccherà tutto il Paese. Numerosi sono i problemi politici e gli scioperi paralizzano il Paese frequentemente, a volte senza preavviso. E’ iniziata così la mia nuova avventura in Nepal.

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